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4 Luglio 2025La direzione Agricoltura della Regione Lazio, su indicazione dell’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, verificate le idoneità dei siti e del periodo, ha avviato, con la supervisione in collaborazione con dell’Agenzia regionale Arsial e la collaborazione di Enea e l’Università degli studi della Tuscia, i rilasci del Trissolcus japonicus per la lotta biologica alla cimice asiatica nel Lazio, insetto proveniente dall’Asia che ha già causato ingenti danni all’agricoltura regionale. Questa vespa parassita, specializzata nel parassitare le uova della cimice asiatica, ne impedisce la riproduzione.
Mercoledì 2 luglio, il rilascio delle Vespe Samurai è avvenuto a Velletri, in un’azienda agricola di via Protolungo, sito autorizzato dalla Regione Lazio. Presente anche l’assessore comunale all’Agricoltura, Cristian Simonetti. «Questi piccoli alleati naturali – ha commentato l’assessore Simonetti – aiutano a combattere le cimici che danneggiano le nostre coltivazioni. Un grande ringraziamento lo rivolgiamo all’assessore regionale Giancarlo Righini per la sua attenzione e supporto all’agricoltura locale.
Come promesso – ha proseguito Simonetti – grazie alla Regione Lazio stanno proseguendo le attività di lotta biologica alla cimice asiatica. L’obiettivo è quello di favorire il ristabilirsi di un equilibrio ecologico e di ridurre i danni provocati alle coltivazioni come richiesto dai produttori e dagli enti locali. Va sottolineato che l’intervento potrà avere anche un considerevole effetto sulla riduzione dell’impiego di fitofarmaci in agricoltura.
Quest’iniziativa – ha proseguito l’assessore veliterno – rappresenta un passo fondamentale per la difesa delle nostre coltivazioni. Confidiamo che l’introduzione della vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica, possa apportare benefici significativi, limitando i danni e favorendo il ristabilirsi dell’equilibrio naturale nelle nostre campagne».
Un ringraziamento lo rivolge al dottor Raffaele Sasso incaricato da Enea di seguire il progetto.
Silvia Ceccacci
