La tradizione popolare vuole che il 13 dicembre, giornata dedicata al culto di Santa Lucia, sia il giorno più corto dell’anno (da cui il vecchio detto: “Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia’). In realtà, la notte più lunga dell’anno cade circa una settimana dopo, in occasione del solstizio d’inverno, il 21 dicembre. L’etimologia del nome ‘Lucia’ deriva, appunto, dal latino ‘lux’, luce (la santa, peraltro, è protettrice della vista): per questa ragione, la celebrazione della ricorrenza – molto sentita in alcune località del centro-nord Italia – si allaccia spesso alla rievocazione delle consuetudini contadine legate al solstizio d’inverno. A Velletri ci si è ritrovati con il vescovo Stefano Russo, presso la storica chiesa la cui fondazione risale al 1032, consacrata dal vescovo veliterno Leone II. Dopo la conclusione del rito liturgico, il vescovo con i presbiteri, i diaconi e i fedeli si sono portati nella piazzetta dove è stata accesa la fascina di legna, dando origine a un “faòre”, una valenza simbolica a testimoniare la luce e il calore nelle notti d’inverno.