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30 Dicembre 2022Lariano vestita a festa per le festività natalizie
30 Dicembre 2022Un risultato legato alla chiusura del Punto Nascita del “Colombo”
La direzione dell’Azienda sanitaria locale Roma 6 festeggia con soddisfazione il traguardo degli oltre mille nati, 1.027 secondo i dati forniti, al Nuovo Ospedale dei Castelli (Noc). La struttura ospedaliera ha visto crescere il numero delle nascite nei suoi quattro anni di attività: 541 nel 2019, 865 nel 2020, 847 nel 2021 e 1.027 nel corso del 2022 che va concludendosi. C’è soddisfazione al punto che è stato organizzato un apposito incontro, mercoledì 21, presso il nosocomio castellano, a cui è stato inviato a partecipare l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. Sul risultato delle nascite all’Ospedale dei Castelli per molti c’è poco da festeggiare. Infatti a farne le spese sono altre strutture del territorio della Asl Roma 6, come l’ospedale “Paolo Colombo” di Velletri che si è visto chiuso il Punto Nascita nell’aprile 2020. Quel reparto chiuso non è stato riaperto più nonostante qualche politico aveva fatto intendere si trattasse di una chiusura temporaneo per la pandemia in corso. Le donne in gravidanza di Velletri e dintorni sono state indirizzate all’Ospedale dei Castelli. Facile fare “numeri” chiudendo strutture del territorio in cui, tra l’altro, c’è grande professionalità e competenza. E, in questo caso, si contavano circa 500 parti annui. Più che malumore, quello provato a Velletri e Lariano per come viene considerato l’ospedale “Paolo Colombo”, da circa 25 anni definito Dea di primo livello, con tutte le caratteristiche che sulla carta gli verrebbero riconosciute, e invece relegato a struttura di mero sopporto sia in servizi sia in termini di personale. Sono tante le circostanze che alimentano mugugno e protesta. Tanto per fare un esempio: la realizzazione della cosiddetta Camera calda, che già da circa tre anni avrebbe dovuto rendere più agevole il passaggio di ammalati o infortunati dall’autoambulanza agli ambienti del Pronto soccorso. Basta ricordare i toni trionfalistici osservati dalla dirigenza dell’Asl Roma 6, che, a febbraio 2019, quando fu annunciata a Velletri, dopo averla sbandierata già diverso tempo prima a Roma, ipotizzandone la realizzazione per il luglio successivo. Negli ultimi anni, sono stati ridimensionati i posti letto effettivi e chiusi reparti e servizi. A metà ottobre dello scorso anno sono stati chiusi anche reparti importanti come Chirurgia Vascolare e Urologia. Risultano, inoltre, chiusi i reparti di Laboratorio Analisi, Radiologia Interventistica, Endoscopia e Otorino oltre alle già menzionate Ostetricia e Pediatria. Per il “Colombo” c’è un progetto di ristrutturazione – presentato a giugno dello scorso anno al teatro Artemisio di Velletri per circa 27 milioni di euro – ma sono tante le perplessità perché si è proseguito con la chiusura e lo spostamento di importanti unità operative che hanno concretamente depotenziato la struttura ospedaliera. Nel frattempo, nulla è stato fatto anche per il Pronto soccorso che resta in locali inadeguati.
Silvia Ceccacci