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24 Luglio 2023Velletri – Disinfestazione del centro urbano
25 Luglio 2023“Il continuo rialzo dei tassi operato dalla BCE nel tentativo di fermare la corsa dell’inflazione ha determinato ripercussioni estremamente gravi per i cittadini, specialmente chi ha contratto mutui a tasso variabile. Gli effetti principali si stanno vedendo, infatti, sul rialzo delle rate di prestiti e finanziamenti, ma soprattutto su quelle ben più onerose dei mutui“.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori che da anni monitora i costi dei mutui, a tasso variabile e a tasso fisso, ha rilevato preoccupanti tendenze al rialzo, che hanno messo in ginocchio molte famiglie, soprattutto chi ha stipulato un contratto di mutuo a tasso variabile, approfittando delle condizioni vantaggiose degli ultimi anni.
Nel caso di un mutuo a tasso variabile di 115.000 euro per 25 anni, la rata mensile ha subito un aumento medio del +44% rispetto al 2022 e del +64% rispetto al 2021. Questo si traduce, nel confronto con l’anno precedente, in un aggravio di +212,43 euro al mese, ovvero +2.549,16 euro annui.
Si tratta di aumenti insostenibili per molte famiglie, anche alla luce del rincaro generalizzato dei prezzi, dall’energia al settore alimentare, che ha fatto lievitare a dismisura il costo della vita.
Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso è da considerare che l’aggravio nel confronto rispetto al 2022 è solo ipotetico, in quanto considera la stipula effettuata a diverse condizioni contrattuali in momenti diversi. Nel dettaglio, stipulando un mutuo a tasso fisso oggi, si avrebbe una rata più onerosa mediamente del 6% rispetto a quella di un mutuo a tasso fisso stipulato nel 2022, ma ancor più impressionante è il divario con la rata del 2021, che segna il +31%.
Quella dei mutui si sta configurando come una vera e propria emergenza, sono sempre di più le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate che si rivolgono ai nostri sportelli per chiedere supporto e individuare la soluzione migliore per far fronte ai pagamenti.
A questo proposito risulta ancora inadeguata l’opzione messa in campo dal Governo, che permette di rinegoziare il mutuo a un tasso fisso solo a determinate condizioni, su tutte quella di non risultare morosi, che, come segnalano in molti, non tutti gli istituti di credito sono disposti ad applicare.
Tutti i cittadini che volessero valutare una sospensione, una surroga o una rinegoziazione del mutuo stipulato, che possono rivolgersi per informazioni e assistenza agli sportelli di Federconsumatori, presenti in tutta Italia.