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22 Novembre 2023La Giunta comunale, nella seduta di mercoledì 15 novembre, ha approvato la realizzazione di un ascensore inclinato per collegare i parcheggi di nuova costruzione in via Madre Teresa di Calcutta con viale Bruno Buozzi. E subito viene pubblicato il bando perché i lavori vanno affidati entro il 31 dicembre.
Ce ne parla l’assessore con delega al Pnrr, Fausto Servadio, mentre ci illustra il progetto che l’Amministrazione comunale ha dovuto far redigere dagli uffici dopo che la Sovrintendenza ha bocciato il vecchio progetto elaborato dalla precedente Giunta. Ad essere bocciata è la “Passeggiata tra gli alberi” alla Villa con un percorso sopraelevato. L’Amministrazione Cascella ha optato per la realizzazione di un ascensore inclinato con cabina che verrà realizzato sul lato nord della Villa comunale a ridosso del confine con via Galvaligi. Permetterà di trasportare ventisei persone alla volta collegando via Madre Teresa di Calcutta con viale Bruno Buozzi.
Generalmente, gli ascensori inclinati sono costituiti da una cabina rivestita in vetro, con porte scorrevoli automatiche con accesso laterale oppure frontale secondo le esigenze. In movimento le cabine scorrono lungo dei binari come quelli dei treni, le ruote delle cabine presentano dei sistemi di sicurezza che bloccano la cabina in caso di guasto, evitandone spostamento e caduta. La motorizzazione è affidata ad un sistema di funi di sollevamento azionate da un argano posto in cima, essendo completamente automatizzati non richiedono la presenza a bordo di personale.
L’assessore Servadio ci informa che da viale Buozzi a piazza Cairoli si potrà poi salire usando la scalinata oppure un altro ascensore che si pensa di realizzare in quel punto. Inoltre sono programmati anche dei percorsi pedonali che dall’interno della Villa permetteranno di accedere all’ospedale. “Quella Passerella tra gli alberi non ci piaceva e – ha detto Servadio – lo avevamo detto anche in campagna elettorale. Non aveva senso ed era di grande impatto all’interno del nostro parco comunale. Era un progetto che andava modificato e questo già si sapeva”.
Silvia Ceccacci