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9 Novembre 2024Il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Ladaga, desidera chiarire i fatti avvenuti durante l’ultima seduta consiliare, in cui alcuni consiglieri di opposizione hanno espresso disappunto riguardo al suo comportamento, giudicandolo irrispettoso verso l’assise e il ruolo che ricopro. Affida la sua riflessione a un comunicato stampa, che pubblichiamo di seguito.
«Il mio ruolo istituzionale m’impone di ottemperare al mio incarico di presidente del Consiglio comunale di Velletri. Riflettendo su quanto accaduto, riconosco che, pur mantenendo fermo l’obbligo di rispettare il regolamento – e sulla mia ottemperanza a questo diktat non nutro alcun dubbio – avrei potuto fare di più per favorire un maggiore coinvolgimento di tutti i consiglieri rispetto al buon senso. Ritengo tuttavia di non aver leso in alcun modo il ruolo dell’opposizione. Le decisioni votate erano state condivise e rimango convinto che l’opposizione debba operare con l’unico obiettivo di promuovere il bene della città, senza mercanteggiare nulla che ricordi il “Cencelli”.
Mi impegno da sempre a distinguere nettamente i rapporti personali da quelli politici, e sono lieto di avere rapporti eccellenti con tutti i consiglieri, indipendentemente dall’appartenenza alla maggioranza o all’opposizione. Nulla di ciò che è avvenuto ha minato questi rapporti, e intendo proseguire con questo spirito di collaborazione. Tuttavia, ritengo doveroso ricordare che, pur non avendo alcuna difficoltà a svolgere anche il compito di usciere, il mio ruolo è quello di presidente del Consiglio comunale.
In merito all’ultima seduta, non sono stato chiamato dall’opposizione a entrare nella sala della Commissione; sono stato io ad avvicinarmi per informare i consiglieri che il consiglio era iniziato e che, come da regolamento, l’appello avrebbe dovuto essere fatto entro 30 minuti, non entro un’ora come avevo precedentemente detto in aula. In quella sede, ho anche comunicato la necessità di garantire il numero legale per la votazione di un punto all’ordine del giorno relativo al museo.
Nel frattempo, sono stato avvisato dell’arrivo di un altro consigliere che aveva dovuto partecipare a un funerale. Essendosi liberato, ho quindi invitato tutti a rientrare in aula per rispettare la scadenza dei 30 minuti. Nel momento in cui il sistema digitale che monitora le presenze, ha registrato il numero legale, ho dichiarato aperta la seduta facendo l’inversione dei punti che necessitavano priorità ai fini dei contributi sovracomunali.
Per evitare equivoci in futuro, affronterò in seno alla conferenza dei capigruppo, l’introduzione di un appello nominale, come suggerito da alcuni. Tengo a precisare che il mio compito non è cercare consiglieri nei corridoi, ma procedere con l’appello e iniziare la seduta una volta raggiunto il numero legale, come prevede il regolamento. Infine, desidero ringraziare i consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno partecipato alla seduta, consentendo di votare i punti all’ordine del giorno. Concluso il voto, ho quindi sciolto il Consiglio, certo di aver agito nel pieno rispetto delle mie responsabilità».