
Passeggiata nel bosco dell’Artemisio con il Centro Olos e l’Associazione Freedom
27 Maggio 2025
Nemi: La Sagra delle Fragole numero 100 nei giorni 1 e 2 giugno
28 Maggio 2025La Casa delle Culture e della Musica, martedì 20, ha ospitato il convegno “Terra, Agrifood e Tradizione”. L’evento, promosso dalla Regione Lazio e dal Comune di Velletri, in collaborazione con Arsial, ha rappresentato un momento di riflessione sul futuro del turismo enogastronomico regionale, con particolare attenzione alle opportunità offerte dal CSR Lazio 2023-2027.
Importante la presenza dell’assessore regionale al Bilancio, Programmazione Economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, Giancarlo Righini, che ha ribadito i numeri della crescita del settore agricolo del Lazio. Ha reso noto che si è chiusa la parte dei bandi del Piano di Sviluppo Rurale e nel Lazio c’è stata una richiesta di contributi di 600 milioni di euro da parte delle imprese. Un dato mai raggiunto prima.
Righini ha ritenuto importante essere presente a Velletri nonostante i suoi tanti impegni istituzionali. La mattina stava a Venezia, al Festival delle Regioni, dove, alla presenza del Ministro Alessandro Giuli, su delega del presidente Francesco Rocca, ha firmato il “Protocollo d’Intesa tra le Regioni attraversate dalla Via Francigena”. Un passo importante per valorizzare i cammini religiosi che attraversano il Lazio, simboli di identità, storia e spiritualità.
“Vie come la Francigena non sono solo percorsi geografici, ma – ha detto – itinerari spirituali che parlano di identità, tradizione e accoglienza. In vista del Giubileo 2025, diventano ancora più centrali per rafforzare la vocazione del Lazio come terra di pellegrinaggio, cultura e valorizzazione della filiera agroalimentare. In Veneto – ha proseguito Righini – abbiamo vissuto tre giorni di confronto sul futuro del nostro Paese.
Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbiamo affrontato temi cruciali: il nuovo assetto istituzionale, il ruolo delle Regioni, la tutela della salute, la valorizzazione dell’agroalimentare, le infrastrutture. Questioni centrali per lo sviluppo e il benessere dei cittadini.
Abbiamo portato il contributo del Lazio: idee solide in campo ambientale e agroalimentare, una visione concreta per difendere il diritto alla salute e rafforzare i servizi nei territori. Insieme al Presidente Francesco Rocca, lavoriamo ogni giorno per una Regione che ascolta, decide e costruisce. Anche a livello nazionale”.
L’assessore Righini pone centralmente, nell’attività politica, il comparto agricolo. Lo ha riconosciuto infatti come un motore economico e anche di promozione culturale per la Regione Lazio. L’agricoltura, stando alla visione messa in campo da Righini, non è fondata esclusivamente sulla definizione di essa in qualità di settore produttivo, ma si espande a strumento strategico finalizzato ad uno sviluppo sostenibile, e, appunto, di promozione del territorio.
Ha potuto, in questi termini, procedere ad un rilancio del settore, in primis con la promozione d’eccellenze regionali su mercati internazionali. Basti pensare agli eventi quali il Fruit Attraction di Madrid e il SIAL di Parigi, ma anche al Vinitaly USA. Tutti eventi fieristici di portata mondiale, la cui partecipazione agli stessi è avvenuta nell’ottica di posizionare i prodotti agricoli laziali tra i più competitivi, grazie alle nuove opportunità di business maturate nei medesimi scenari. Un’iniziativa particolarmente innovativa, sul piano legislativo, è stata quella relativa alla legge sull’Eno e Oleo Turismo.
Promossa da Righini, essa vuole assegnare altra rilevanza al patrimonio enogastronomico del Lazio. La normativa, in dettaglio, agevola lo sviluppo di quelle attività riguardanti il turismo rurale, di modo da trasformare le aziende agricole in poli d’attrazione culturale ed imprenditoriale. Non sono poi mancati gli investimenti, promossi sempre da Righini come assessore, indirizzati ad incrementare la produttività dell’intero comparto e a favorire il ricambio generazionale.
Notevole anche la strategia di semplificazione burocratica, altro asse portante della politica di Righini, con nuove misure tese alla diminuzione d’ostacoli amministrativi e ad una miglior accessibilità alle risorse disponibili. Altro asse portante della sua azione politica, la sovranità alimentare. Il fine è quello di dar maggior vigore alla filiera produttiva regionale, a garanzia di qualità e sostenibilità, ma altresì di un certo grado d’indipendenza nelle relative dinamiche.
