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29 Maggio 2025Il collettivo veliterno Urban Art Lab torna con un nuovo evento aperto a tutta la cittadinanza che avrà luogo venerdì 30 maggio dalle 17 alle 21, presso il Centro Santa Maria dell’Acero. Through the Aicon II è il secondo appuntamento del ciclo Rètina Project, una serie di eventi volti alla riqualificazione degli spazi urbani di Velletri attraverso l’arte a cura di Urban Art Lab, che nascono dalla vittoria del bando europeo Esasmus+ KA154, suggellando la fruttuosa collaborazione tra Urban Art Lab e Amaita Intercultura che si protrae già dal 2022.
Il primo appuntamento è stato svolto il 27 luglio 2024 presso CREA (Cantina Sperimentale) ed ha riscosso un grande successo per il collettivo.
Through the AIcon II, curato da Daniele Baroni, Dario Antonelli e Demetrio Mauro, è il secondo evento della rassegna e continua ad indagare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento e istanza cognitiva nell’arte audiovisiva tramite la realizzazione di un vero e proprio ecosistema artistico autopoietico in cui intelligenze umane e non umane si assemblano e co-determinano.
Il visitatore, dunque, accede dall’ingresso principale del Centro Santa Maria dell’Acero seguendo un percorso che lo porterà all’opera performativa posta al centro di uno spazio quadrangolare. Al centro dello spazio si trova un monolite dove saranno apposte due stampe di immagini (icone) generate tramite AI e le quattro opere realizzate nella scorsa edizione del Through the Aicon.
Attorno al monolite lo spettatore troverà le quattro postazioni per gli altrettanti artisti chiamati a realizzare delle nuove opere che mettano insieme le suggestioni derivate dalle immagini generate con AI, dalle opere precedentemente realizzate e dalle suggestioni del momento creativo.
Lo scopo è andare a scardinare il normale uso dell’Intelligenza Artificiale: in Through the AIcon è l’artista che si adatta iconicamente alla macchina. L’intelligenza artificiale, dunque, inizialmente utilizzata come strumento pratico a cui l’uomo delega compiti ripetitivi e noiosi, si trasforma in un sostegno analogico per il processo creativo.
I quattro artisti/artigiani sono ulteriormente ispirati e aiutati nella creazione dalla riproduzione di una suite di 45 minuti, creata appositamente per la performance, che funge da vera e propria colonna sonora accompagnando noi spettatori e gli artisti per l’intera durata dell’evento.
Una colonna sonora che non solo si integra armoniosamente con il sentimento della performance, amplificando e sostenendo il valore estetico e semiotico delle immagini, ma ne viene anche concretamente influenzata. La suite, riprodotta attraverso quattro casse retrostanti le postazioni creative, muta nel tempo tramite degli envelope che acquisiscono gli input dalla traduzione in spettrogramma delle figure sul monolite.
Dal comunicato di Giulia Siracusa – Urban Act Lab