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23 Giugno 2023Nei giorni di venerdì 9 e sabato 10 giugno, “Il Casalotto”, la struttura residenziale per minorenni da zero a diciotto anni di Velletri, ha organizzato un convegno ed una festa all’aperto per celebrare i dieci anni di fruttuosa attività sociale.
IL CONVEGNO
Durante il convegno di venerdì, presso la Sala Tersicore del municipio, si sono succeduti al microfono i relatori, specialisti delle strategie psico-educative che si adottano nelle relazioni specialistiche con i minori e le famiglie. All’apertura dei lavori ha contribuito a favorire un clima di compartecipazione emotiva la lettura, da parte dei “Narratori di Comunità”, di riflessioni di tanti ex ospiti della struttura, che hanno rielaborato i propri vissuti nella fase di avvio della loro esperienza fuori famiglia; a quelle parole hanno aggiunto quanto l’esperienza in comunità abbia positivamente contribuito alla loro crescita.
Il primo relatore a intervenire è stato il direttore della Asl Roma 6, Giacomo Menghini, che ha trattato il tema della “Efficacia degli interventi multidimensionali nella cura della persona in età evolutiva”, argomento che ha destato molto interesse, per gli orizzonti aperti sulle più innovative metodologie di lavoro.
A seguire lo psicologo Nanni Di Cesare, psicoterapeuta, supervisore di comunità e didatta del Centro Studi di terapia familiare e relazionale, ha voluto offrire una veduta realistica e allo stesso tempo fiduciosa delle attività che si svolgono in quei centri che una volta erano chiamati “Case-Famiglia”.
Il suo intervento, dal titolo “Il lavoro nella comunità: oro nelle cicatrici attraverso l’intervento educativo”, è stato simbolicamente rappresentato in sala dalla realizzazione sul momento, di opere d’arte, a cura dell’artista Manuela Lupino, esperta in Kintsugi moderno (in collaborazione con l’associazione Art Sharing di Roma): una tecnica che si rifà ad una tradizione nipponica del XV secolo, nata con lo scopo di “riparare” manufatti in ceramica, attraverso la “cucitura” ad oro.
Oggi, quella tecnica, tornata in voga – ma con colle diverse – a distanza di secoli, è diventata la metafora della possibilità di valorizzare i traumi del passato, trasformandoli in opportunità di progresso positivo a partire da ciò che è stato dolore e fragilità, sottolineandone l’unicità del risultato. Il superamento dei trascorsi dolorosi e il cammino che i giovani ospiti possono intraprendere nelle strutture residenziali per minorenni, è stato infatti a seguire, il tema affrontato dalla responsabile della struttura residenziale per minorenni “Il Casalotto”, Francesca Sanalitro.
Il contenuto della relazione “Il nostro cammino per fare famiglia: tappe, percorsi e mete future” ha voluto riflettere la mission de “Il Casalotto”: la struttura per minorenni non solo deve assicurare ai bambini e ai ragazzi un presente più che soddisfacente, ma quando ben gestita, può diventare per gli ospiti temporanei, un trampolino verso il migliore dei futuri possibili. E ciò avviene attraverso un coinvolgimento di tutto l’ambiente che vive all’intorno della struttura: per mezzo dei volontari che aiutano gli ospiti ad integrarsi nel tessuto locale, ma anche tramite tutte le Reti di solidarietà formali ed informali che insistono nella città e nei Comuni viciniori.
D’altra parte – come hanno voluto gli organizzatori – il convegno è proseguito con una serie di testimonianze virtuose che hanno espresso ottimamente l’obiettivo dell’incontro: a esporre agli intervenuti le loro esperienze sono stati alcuni ragazzi che hanno avuto la fortuna di trovare sulla loro strada “Il Casalotto”, la stessa équipe degli educatori, il presidente dell’associazione “Insieme. Volontari Casa-Famiglia”, nonché alcuni neo genitori che tutti gli operatori – affiancando le istituzioni a ciò preposte – stanno accompagnando, all’adozione di alcuni bambini.
Tra gli intervenuti, prima della conclusione, è voluto essere presente il neo eletto sindaco Ascanio Cascella, già preceduto nei saluti di apertura dei lavori da parte dell’Amministrazione, dalla vicesindaca Chiara Ercoli. Il primo cittadino, oltre a complimentarsi per le attività del “Casalotto”, ha assicurato tutta la sua disponibilità per favorire quella che ad oggi appare un fiore all’occhiello della nostra città.
LA FESTA
Il giorno dopo, sabato 10, la manifestazione è proseguita con una festa, che si è tenuta dalle 15 fino a sera inoltrata, presso la sede de “Il Giardino di Archimede”, della cooperativa Archimede onlus, promotrice della struttura “Il Casalotto”, che supporta sempre il team della dottoressa Sanalitro.
Negli spazi del Giardino di Archimede, in via di Cori, si è infatti voluto coniugare la conclusione dei due giorni del Casalotto, con la conclusione dell’anno scolastico degli allievi della scuola gestita dalla cooperativa, così come la conclusione delle attività sportive di società di calcio e mini-rugby che hanno contribuito con l’organizzazione di mini tornei.
Daniele Dibennardo