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19 Luglio 2023Niente più ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi. La Corte d’Assise d’Appello di Roma ha, infatti, ridotto la pena per l’omicidio del giovane Willy Montero Duarte, ucciso di botte il 6 settembre del 2020 a Colleferro, a ventiquattro anni di reclusione.
Ai due fratelli sono state concesse le attenuanti generiche che in primo grado erano state riconosciute solo agli altri due imputati, Marco Pincarelli e Francesco Belleggia, cui in appello sono state confermate le condanne rispettivamente a 21 e 23 anni di reclusione.
La sentenza della Corte di Appello è arrivata intorno alle ore 15 di mercoledì 12 luglio.
La Corte presieduta dal giudice Vincenzo Capozza si era ritirata in mattinata nella camera di consiglio. La Procura Generale di Roma aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi.
In aula, oltre ai quattro imputati, era presente anche la mamma di Willy, Lucia Monteiro Duarte che ha commentato, dopo la lettura della sentenza: «Nessuna sentenza mi ridarà più mio figlio. Più o meno me lo aspettavo che avrebbero ridotto la pena. Accetto la giustizia che è stata fatta, ma il perdono è tutt’altra cosa. Non provo rabbia, non so dire se si tratta di sentenza giusta o no. Continuo a provare solo tanto dolore».
Il legale della famiglia Domenico Marzi ha dichiarato: «Era una tra le decisioni più probabili, visto le attenuanti che in primo grado erano state riconosciute solo agli altri due imputati. Hanno agito in quattro, con differenze davvero minime tra loro. Comunque la sentenza di secondo grado ha riconosciuto la loro colpevolezza».
Soddisfatti, ma nemmeno troppo, gli avvocati difensori dei fratelli Bianchi, Ippolita Naso e Valerio Spigarelli. «Questo è solo un primo passo, c’è ancora molto da chiarire. Secondo noi il fatto andava inquadrato come omicidio preterintenzionale, invece la Corte non lo ha derubricato e lo ha giudicato omicidio volontario. Andremo sicuramente in Cassazione».
Ci sarà da attendere per conoscere le motivazioni della sentenza.