Con il patrocinio del Comune di Velletri e la collaborazione e ospitalità del Museo Civico “Oreste Nardini”, mercoledì 8, con inizio alle 16, il Gruppo Archeologico Veliterno APS presenta un evento in omaggio e a ricordo di quattro donne dell’antichità la cui memoria ed onorabilità si volle sin da allora occultare o diffamare per la semplice ragione che non si conformavano agli stereotipi sociali imperanti. Si tratta di Giulia, figlia del nostro “concittadino” Augusto, che il padre relegò a Ventotene e il marito Tiberio, succeduto al padre, scaraventò in fondo alla Calabria con l’accusa (vera) di adulterio e il motivo (non dichiarato) di opposizione politica; di Ottavia, moglie di Nerone, pure lei finita in esilio e svenata e decapitata a 22 anni col falso pretesto di sterilità, in realtà per istigazione di Poppea, amante e successiva moglie dell’imperatore; di Cleopatra invisa ai Romani perché regina d’Egitto e seduttrice di uomini del calibro di Cesare e Marco Antonio; e di Ipazia, astronoma e filosofa neo-platonica linciata e fatta a pezzi da una setta di cristiani radicali per i quali la persistente cultura pagana andava assolutamente distrutta. Queste quattro “matrone scostumate” saranno portate alla ribalta dalle tre validissime attrici Silvana De Santis, Dolly Esposito e Francesca La Scala, e di seguito illustrate nell’ordine da Sara Di Luzio, Luca Attenni, Ciro Gravier e Gabriele Marcattili. I Musei saranno aperti eccezionalmente dalle 15 alle 19 (saranno chiusi la mattina).