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4 Luglio 2024Sabato 29 Giugno si è svolto il primo Tour in navetta della “Velletri Invisibile” nel Centro Storico, che, come progetto ecomuseale dal 2021 ad oggi, conta ben 15 edizioni, ognuna con una veste diversa. Facente parte del palinsesto dell’Estate Veliterna, è stata sostenuta dall’assessorato allo spettacolo e messa su “ruote”, grazie al servizio della navetta a metano della Schiaffini Travel spa, la quale ha dato prova di come un servizio di trasporto non si riduca solamente al semplice transito logistico del cittadino, ma bensì si possa rivelare contenitore di esperienze.
«La “Velletri Invisibile”», afferma l’arch. Laura Cianfoni, da poco più di un mese coordinatrice scientifica dell’ente, «non è una visita guidata tout court è una passeggiata patrimoniale, un’attività di azione civica, ed è per questo che alla conduzione si incontrano mediatori e testimoni ecomuseali che spaziano da figure professionali a cittadini consapevolmente ed inconsapevolmente portatori sani di partecipazione attiva». Ma sentiamo i loro contributi diretti.
La maestra Orietta Nuzzo sostiene: «È stata un’ottima esperienza, anche perché conoscere la propria città, secondo me, è sempre prioritario. È inutile, soprattutto per i bambini, ma anche per noi stessi, conoscere la storia quando non conosciamo la nostra storia. Si può fare ciò soltanto imparando le origini del luogo in cui viviamo, e quindi le nostre origini. Poi è bellissimo sapere che Velletri, che ne dicano tante persone, visto che viene denigrata per tante cose, invece ha una ricchezza storica eccezionale. Ribadisco, è stata un’ottima esperienza, con una conduttrice preparatissima, e spero che si continui, sinceramente».
Paola Favale, mediatrice ecomuseale, commenta così: «La navetta, secondo me, ha un fascino che la passeggiata non ha e viceversa, quindi partendo da questo presupposto l’ho sentita più rievocativa, per tutti coloro che si sono fatti grandi sugli autobus, ad esempio andando a scuola, si crea proprio un effetto di comunione, lo stesso percepito sabato sera. Esatto, sì, è tutti là sopra, l’esterno rimane esterno ed è più facile scambiare il proprio parere e socializzare. Sicuramente ci sono dei dettagli che a piedi si sarebbero potuti notare meglio, ma in questo la descrizione ha sopperito a tutto ciò arricchendo l’ascolto di tante altre informazioni, che si sarebbero perse camminando distratti dai rumori della città. Cosa mi ha lasciato? Tante informazioni pertinenti e tante suggestioni condivise in maniera inclusiva, senza i disagi che avrebbero potuto avere le persone con difficoltà motoria per districarsi tra marciapiedi e strade irregolari».
Infine, la prof.ssa Emily Mele e il dott. Giorgio Michele Todrani aggiungono: «Esperienza stimolante e coinvolgente, sia per chi conosce Velletri da sempre sia per chi la vive da pochi anni.
La coordinatrice ha saputo spiegare e interagire con educazione e pazienza, che non guastano mai, soprattutto se si ha a che fare con un gruppo curioso che fa molte domande. Di alcuni contenuti eravamo già a conoscenza per interesse personale […]. Interessante è stato ricevere diverse informazioni, come della presenza di grotte in alcuni locali del centro storico, di come alcuni palazzi veliterni siano il frutto di un unione di più proprietà di epoca romana e medievale, del perché alcuni tetti di uno stesso edificio non sempre combacino in ogni loro parte, delle antiche zone di mercato, dei resti delle mura difensive della città e della presenza di una seconda fontana (poi rimossa) in piazza Cairoli. Inoltre, la dott.ssa Cianfoni ha fornito al curioso gruppo una ipotesi plausibile riguardo l’entità del recente ritrovamento laterizio proprio in tale piazza.
Eventi come quello di “Velletri Invisibile” mantengono vivo l’interesse e la curiosità dei cittadini verso un luogo ricco di storia, che ha sempre avuto e ha ancora molto da offrire».
Tutto il gruppo di lavoro de L’Ecomuseo, soddisfatto delle restituzioni positive dei partecipanti e in accordo con l’assessorato di pertinenza, sta già ipotizzando la possibilità di rendere l’esperienza replicabile, più sostenibile e inclusiva.